martedì 2 agosto 2016

Il nostro grazie a Romano Cainelli


Questo ricordo è stato pubblicato su Vita Trentina di questa settimana:

Caro direttore, vorrei ricordare di Romano Cainelli, il noto farmacista del centro storico di Trento di cui si sono celebrati il 21 luglio scorso i funerali, un profilo meno appariscente perché parallelo a quello professionale ma non per questo trascurabile, del suo impegno a servizio della città. Mi pare giusto, infatti, che si sappia anche dell’attività di volontariato che lo portò ad assumere per anni il ruolo di presidente dell’ente gestore della scuola equiparata dell’infanzia “Antonio Tambosi”, storico asilo equiparato situato di fronte al liceo coreutico in via Ferruccio, dal quale sono transitate diverse generazioni di trentini. Lo stesso Romano, nei remoti Anni Trenta, era stato “alunno” della materna Tambosi, costruita nel 1910 con il sostegno del podestà filo-irredentista da cui prese il nome alcuni anni dopo, per offrire una sorta di “isola educativa” di lingua italiana in un quartiere della città dove si parlava quasi solo tedesco. Alla fine degli Anni Ottanta, la morte dell’amica Ida Nicolodi, indimenticata anima e colonna portante, anche lei volontaria, dell’asilo Tambosi, spinse Cainelli a prenderne il posto come presidente dell’ente gestore. E presidente dell’Associazione Scuola dell’Infanzia A. Tambosi, rimase con dedizione e affetto fino al 2002, quando decise che era giunto il momento di passare il testimone. Alla fine la sua insistenza riuscì a vincere le mie riserve essendo lui persuaso che la persona giusta per succedergli ero io. Era cocciuto, Romano, e in quegli anni non smise mai di parlarmi di una prospettiva a suo avviso irrinunciabile, che a me pareva però solo un bel sogno: recuperare a servizio della scuola materna Tambosi il seminterrato dell’edificio, una superficie di circa 600 mq che dopo la Grande Guerra aveva ospitato il primo ospedalino di Trento e che in seguito era stata ridotta a inabitabile e polveroso scantinato trasformato nel tempo in deposito di vecchi arredi e materiali didattici. Più o meno nelle stesse condizioni di degrado si trovava la soffitta della scuola, anche quella per Cainelli da rendere in qualche modo utile all’Associazione Scuola materna Tambosi, proprietaria dell’immobile. Rimasto sulla carta un primo disegno di ristrutturazione di questi spazi per un ipotetico asilo nido, la Provincia e il Comune di Trento decisero in seguito – e qui è storia recente – di sostenere un progetto di ampliamento, sistemazione e riqualificazione dell’intero edificio ormai ultracentenario. Risultato: due anni di lavori hanno prodotto il restauro e l’ammodernamento non solo del seminterrato, dove oggi si trovano la mensa, la cucina e servizi, ma anche della soffitta, diventata un’accogliente sala riunioni, e di molti altri locali della scuola. Insomma, pur mantenendo l’antico involucro l’asilo Tambosi è diventata una scuola dell’infanzia nuova di zecca, luminosa e funzionale. In tanti rammentano Romano felice mentre partecipava nel 2014 ai festeggiamenti per l’inaugurazione della “nuova” scuola materna in via Ferruccio. Consapevole che una quota importante della spesa sostenuta per l’opera era rimasta a carico dell’ente gestore, Cainelli non rimase a guardare e organizzò una colletta portata testardamente a termine a sostegno dell’asilo quando già le forze iniziavano a mancargli, coinvolgendo i suoi colleghi farmacisti per ricordare l’amico Gianni De Battaglia, da poco scomparso. Di certo con l’amore per il “suo” asilo Tambosi e per le persone con cui ha condiviso quest’esperienza di servizio gratuito, Romano ha lasciato una traccia indelebile nella storia della scuola materna, dei bambini e degli adulti che in essa hanno vissuto e che in parte ancora la animano formando, come lui desiderava, una piccola e vera comunità educativa. Anche per tutto questo impegno civico disinteressato credo sia importante che Trento ricordi con gratitudine il dott. Romano Cainelli.

Antonio Girardi, presidente dell’Associazione
Scuola dell’Infanzia “Antonio Tambosi” di Trento


Nessun commento:

Posta un commento